La grande fiction
della mafia si è conclusa con
successo, lunedì sera in prima serata su...rullo
di tamburi…indovina indovinello…Canale5!
La fiction interpretata da Marco Bocci,
l’attore che nella fiction inizia una battuta con “cazzo” e la finisce con “cazzo”
interpreta il ruolo principale di Domenico
Calcaterra e Giulia Michelini, a
soli 28 anni interpreta l’eroina della mafia, eroina perché nella fiction
invece che condannarla e far passare il giusto messaggio che la mafia va
combattuta perché fa schifo, si preferisce far passare i mafiosi come eroi.
Nelle prime due serie la fiction
andava talmente male che non si sperava potesse recuperare gli ascolti nelle serie successive. Ma poi
arrivò lui (Marco Bocci) e fece innamorare tutte le casalinghe che, il giorno
dopo, della puntata non ricordavano nulla oltre alle scene di nudo,
interpretate da
Bocci, insieme alla poliziotta di turno, addirittura pure con
la mafiosa Rosy Abbate (Giulia
Michelini). Da sottolineare anche che secondo la fiction in Sicilia, avviene una sparatoria al giorno, con una decina di
morti, cosa che non è assolutamente così, altrimenti figuratevi quanto ci
marcerebbe sopra il TG5 che sulle
tragedie ci sguazza. Ovviamente dire che la mafia in Sicilia non esiste non
aiuta a combatterla perché non è la verità, anche perché la mafia ci piaccia o
no, esiste in tutto il mondo, però,
passando oltre questa visione della Sicilia e dei Siciliani, non si potrebbe almeno evitare di far passare, nelle
fiction, il messaggio che i mafiosi sono degli eroi?
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