Una trans a Servizio Pubblico, il programma di approfondimento politico di Michele Santoro su La7. “Voglio pagare le tasse”.
La trans di origine turca, che vive in Italia
ormai da anni, vuole pagare le tasse, perché fa la prostituta e la prostituzione
in Italia è illegale. “Non mi piace
vedere la gente soffrire”. La trans solleva un tema che in Italia sembra
proprio essere un tabù. In questo
paese tutto “casa e chiesa” dove
evidentemente tutti crediamo in Dio,
facciamo le preghierine inginocchiati sul letto la sera, il Rosario alle
quattro del pomeriggio, andiamo alla Santa Messa tutte le domeniche anche a costo di non guardare Barbara D’Uso e organizziamo una processione ogni settimana, la
prostituzione non si vuole proprio legalizzare,
evidentemente qualcuno pensa che facendola rimanere illegale il proprio partner
non sarà tentato e prima o
poi, il mestiere più antico del mondo
scomparirà. Povero scemo questo qualcuno. A parte che tradire è una cosa
normalissima in natura (difficile da accettare ma così è) legalizzare la
prostituzione significherebbe meno tasse
per tutti e forse più tutela per
le prostitute (o i prostituti, cosa da non sottovalutare ormai…) che starebbero
al chiuso e non sulle strade alle otto della sera con le famiglie che
passeggiano con i figli che chiedono: ”mamma, papà, perché ci sono tutte quelle
signore nella strada?”. Forse anche i clienti guadagnerebbero in privacy e magari in salute, perché
legalizzando la prostituzione sarebbe un obbligo ricorrere a dei controlli
sanitari ogni tot di tempo. Ma al nostro paese
si sa, non piace aiutare la gente per bene, meglio aiutare gli evasori fiscali
o ancora meglio, i delinquenti che gestiscono i giri di prostituzione piuttosto
che far pagare le tasse ad una categoria che esiste, o ci piaccia o no.
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